venerdì 13 novembre 2015

Mobbing, datore colpevole di inerzia


Mobbing, datore colpevole di inerzia

 

Per la Cassazione il datore di lavoro risulta responsabile quando rimane inerte a fronte del compimento dei fatti lesivi da parte di un dipendente in posizione di superiorità gerarchica rispetto al dipendente-vittima e, pertanto, al datore è direttamente ascrivibile, in aggiunta al soggetto aggressore, la condanna per il risarcimento dei danni sul piano psico-fisico sopportati dal dipendente. E' quanto affermato nella sentenza n. 10037/2015.



























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