Omicidio stradale e uso dei cellulari

Un attimo di disattenzione, uno squillo sul cellulare, un suono
inaspettato e una distrazione potrebbe risultare fatale: l’uso dei telefonini mentre si è alla guida è
una delle maggiori cause di incidenti stradali e una delle fattispecie poste a
fondamento del nuovo reato di
omicidio stradale, recentemente inserito nel nostro ordinamento
[1].
Il nuovo reato di omicidio stradale
Secondo le nuove disposizioni è infatti punito a titolo di omicidio stradale colposo il
guidatore che causa la morte
di una persona in seguito alla violazione di una norma sulla circolazione stradale o perché
si è messo alla guida in stato di ebbrezza
alcolica grave o in stato di grave alterazione data dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
Lo stato di ebrezza o di alterazione può essere meno grave e
comunque configurare il reato in esame nel caso in cui si tratti di soggetti
che svolgono come lavoro l’attività di trasporto di persone o cose.
Lo stato di ebrezza non grave è punito, in maniera più lieve, se
il conducente ha superato determinati limiti di velocità, abbia attraversato un
semaforo nonostante fosse accesa la luce rossa, abbia circolato contromano,
abbia effettuato sorpassi pericolosi o inversioni nelle vicinanze di incroci,
curve o dossi.
Appare pertanto evidente come il nuovo reato vada a punire i casi
di eccessivo utilizzo
di alcool e di uso di sostanze stupefacenti ma anche i casi di disattenzione e negligenza, più o meno gravi,
che comunque provochino la morte di un soggetto.
Il traffico dati e l’analisi
delle celle telefoniche
In caso di incidente stradale, uno dei primi passi compiuti dalle
Autorità competenti è il sequestro
dei telefoni dei soggetti coinvolti per poter poi disporre accertamenti specifici al fine
di verificare se e in che modo l’incidente può esser stato causato
dall’utilizzo del cellulare.
Gli operatori, infatti, mantengono sia i dati relativi al traffico telefonico sia quelli
riguardanti il traffico
telematico. In questo modo è possibile tracciare l’accesso alla
“rete dati”, potendo così monitorare la consultazione della posta elettronica e
dei social network.
Infatti, se è possibile comunque utilizzare il telefono nel
rispetto del codice della strada mediante l’utilizzo di strumenti come l’auricolare
o il vivavoce, non è in alcun modo possibile scrivere messaggi o mail o accedere ai social network in quanto questo
comporterebbe una distrazione, dovendo necessariamente distogliere lo sguardo
dalla strada e lasciare, anche se con una sola mano, la presa del volante.
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articolo
estratto da "LLpT -la Legge per tutti" - 24/05/2016
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