martedì 5 gennaio 2016


Bolletta 2.0 luce e gas dal 2016: come funziona e a chi sarà utile?




Energia elettrica e riscaldamento: dal 1° gennaio 2016 arriva la bolletta 2.0 per luce e gas: documenti più sintetici e chiari, utili a capire se il nostro gestore è davvero conveniente o se è cambiarlo.

 Tolti vitto e alloggio, energia elettrica e gas in Italia sono le voci di spesa che più incidono sui budget delle famiglie. Il mercato offre (o pare offrire) contratti per la fornitura di energia elettrica e gas basati sulle proprie esigenze in modo “sartoriale”, e tanti utenti passano frequentemente da un gestore all’altro, dietro le promesse di vantaggiosissimi risparmi.

 Eppure per capire se l’ultima offerta cui abbiamo aderito è effettivamente vantaggiosa o meno dobbiamo attendere il primo conguaglio. Sarà lì che capiremo se davvero abbiamo fatto un affare o no. E spesso al momento del conguaglio gli utenti scoprono che la promessa mirabolante era una fandonia, ed è allora che tornano al gestore precedente, oppure cambiano gestore, o ancora tornano sul mercato di maggior tutela.

Un valzer continuo di passaggi contrattuali, faticosi per l’utenza, a tutto vantaggio dei fornitori e a scapito delle tasche dei consumatori. Di chi è la colpa? Gran parte della responsabilità è della assenza di chiarezza delle bollette. Eppure è tutto scritto sul contratto, e le bollette periodiche sono super-dettagliate. Non si può certo contestare che le informazioni in sé non sono state fornite, ma di certo non sono state fornite in modo chiaro. Al contrario, sono così incomprensibili che nessuno ci capisce niente.

 In aiuto degli utenti viene allora l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AAEG), con la bolletta 2.0, in vigore dal 1° gennaio 2016. Pubblicità in tv, paginate sui giornali, ma la bolletta 2.0 dà o toglie chiarezza?

 

Le novità introdotte con la bolletta 2.0


La bolletta 2.0 introduce novità sia per il servizio di maggior tutela [1] che per il mercato libero [2].

Nella bolletta per il servizio di maggior tutela dovranno essere indicate, in maniera distinta:

– la voce “spesa per la materia energia/gas naturale”, che sostituirà le voci relative al servizio di vendita (consumi fruiti, relativi al prezzo dell’energia, della commercializzazione e vendita e del dispacciamento);
– la voce “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”, che sostituirà le voci relative ai servizi di rete (ad esempio i costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e i costi di gestione del contatore);

 – la voce “spesa per oneri di sistema”, che metterà insieme varie voci oggi separatamente indicate in bolletta (ad esempio gli incentivi alle fonti rinnovabili e alle imprese a forte consumo di energia);

 – i ricalcoli effettuati a seguito di conguagli o di correzione di errori;

 – l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente [3].

Nelle bollette relative ai contratti su mercato libero i gestori avranno più libertà nello strutturare la bolletta ma dovranno comunque indicare separatamente le voci che riguardano:

 – spese per il trasporto e la gestione del contatore e per gli oneri di sistema;
– ricalcoli relativi a conguagli o correzioni;
– partite delle quali va specificata la natura (ad esempio in caso di computo di indennizzi);
– l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente [3].
In più, le bollette relative a contratti su mercato libero potranno contenere pubblicità su servizi affini a quello reso.

 Novità molto importante, che si applicherà sia ai contratti a maggior tutela che a quelli su libero mercato, riguarda i costi medi. Ogni bolletta 2.0 dovrà infatti indicare:

 – il “costo medio unitario della bolletta”, cioè il rapporto tra l’importo totale (tasse incluse) e i consumi fatturati;

 – il “costo medio unitario della sola spesa per la materia energia/gas naturale”, cioè il rapporto tra la voce di spesa “per la materia energia/gas naturale” e i consumi fatturati.

 Almeno una volta l’anno dovrà inoltre essere indicato in bolletta:

 – il dettaglio del consumo degli ultimi dodici mesi, in forma grafica chiara;

 – la data di attivazione della fornitura;

 – la data di attivazione di modifiche contrattuali;

 – la tensione di alimentazione (solo per l’energia elettrica).

 

 I fornitori di energia elettrica e gas dovranno poi rendere disponibile sul proprio sito internet una “guida” all’interpretazione della bolletta, consultabile anche sul sito dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico.

 

A chi sarà utile la bolletta 2.0

Come inciderà la bolletta 2.0 sulle famiglie? Quando la bolletta è troppo alta i problemi possono essere di due tipi (escludiamo ovviamente il caso in cui la bolletta è alta perché si consuma molta energia): o la bolletta non è corretta oppure, semplicemente, il costo dell’energia con quel fornitore è troppo alto.

 Il primo caso riguarda i problemi di correttezza della bolletta, vale a dire la mancanza di corrispondenza fra quanto effettivamente consumato e quanto fatturato dal gestore (si pensi ai malfunzionamenti del contatore, ai furti di energia elettrica o ancora ai casi di dispersione di energia per problemi relativi all’impianto elettrico).

 In questo caso la bolletta 2.0sintetica e con le voci raggruppate – non porterà vantaggi, anzi al contrario creerà un ulteriore ostacolo perché l’utente troverà in bolletta solo informazioni sintetiche e per avere il quadro della situazione chiaro dovrà contattare il venditore e chiedere che gli spedisca la bolletta in dettaglio, per poterne analizzare le singole voci e (sperare di) scoprire la fonte del problema.

La bolletta 2.0 porterà invece dei vantaggi, almeno sulla carta, poiché l’indicazione dei costi medi di consumo consentirà di avere un colpo d’occhio generale su quanto ci costano l’energia elettrica e il gas, e quindi di capire se esistono sul mercato fornitori che offrono prezzi più vantaggiosi.

Finora infatti la confusione ingenerata dalla miriade di voci presenti in bolletta non consentiva di comprendere effettivamente, e al di là delle spese fisse, quanto spendevamo. In linea di massima un gestore poteva apparire in prima battuta vantaggioso salvo poi scoprire, in fase di conguaglio, che così non era. Solo all’arrivo delle famigerate bollette di conguaglio era possibile capire se il cambio di gestore fatto di recente, che ci pareva – o ci veniva venduto – come estremamente vantaggioso e concorrenziale sul mercato, lo e’ effettivamente.

 In questo senso, la bolletta 2.0 porterà dei vantaggi perché consentirà a chi la riceve di avere, mese per mese, una percezione più chiara di quanto spende in media per l’energia elettrica ed il gas, e potrà quindi – in caso di costo eccessivo – orientarsi verso altri operatori presenti sul mercato.

 

In pratica


Cos’è il Bonus elettrico

È uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (Aeegsi) con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.

Cos’è il KWh

È l’unità di misura dell’energia elettrica. Rappresenta l’energia assorbita in un’ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta domestica i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh.Per le imprese l’unità di misura è il megawattora.

Cosa sono gli oneri di sistema

All’interno dei servizi di rete, vengono dettagliati una volta all’anno in bolletta. Servono per pagare oneri introdotti da diverse leggi e Dm. In ordine di incidenza sulla bolletta sono: incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3) ; promozione dell’efficienza energetica ( c7); oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (A2 e Mct); copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4); compensazioni per le imprese elettriche minori (Uc4); sostegno alla ricerca di sistema ( A5); copertura bonus elettrico (As); copertura agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (Ae).

Cosa sono i servizi di rete

Sono le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l’energia) ma una tariffa fissata dall’Autorità sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto di inflazione, investimenti realizzati e obiettivi di recupero di efficienza.

Cosa sono i servizi di vendita

Sono la principale voce di costo della bolletta dell’utente domestico tipo (consumi annui pari a 2.700 kWh e potenza pari a 3 kW) residente e servito in maggior tutela.

Comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica ai clienti.

Sono suddivisi in tre principali voci di spesa: prezzo dell’energia; prezzo commercializzazione e vendita; prezzo del dispacciamento. È sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero.

articolo estratto da "LLpT -la Legge per tutti" - autrice : Emmanuela Bertucci -4/01/2016

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